Sandro Marenco, il social Prof "Learning hero" delle nuove generazioni

Sandro Marenco, il social Prof "Learning hero" delle nuove generazioni

Mentre si stanno ancora svolgendo gli esami di maturità arriva l'episodio podcast in cui Alexandre Campra conversa con Sandro Marenco, noto come il "social prof" più famoso d’Italia. Sandro è non solo un insegnante stimato, ma anche uno speaker radiofonico e un content creator con una forte presenza sui social media. La sua storia offre una prospettiva unica sul mondo dell'educazione scolastica, sull'ascolto delle problematiche adolescenziali e sull'utilizzo responsabile dei social media.

La carriera di Sandro ha avuto un inizio interessante: ha lavorato come marketing manager per una multinazionale dell'elettronica. Tuttavia, sentendo una forte vocazione per l'insegnamento, ha deciso di cambiare rotta e dedicarsi all'educazione. Oggi, Sandro insegna in un liceo scientifico ad Alessandria e ha costruito una vasta comunità di follower sui social media, con oltre 357.000 follower su TikTok e 127.000 su Instagram da marzo 2020. Questo lo ha reso un punto di riferimento per un'intera generazione di studenti.

Durante l'intervista racconta ad Alexandre di come ha sfruttato le sue competenze di marketing per creare contenuti coinvolgenti e utili per gli studenti. Uno degli argomenti principali trattati è l'importanza di integrare in modo sano e intelligente la tecnologia e i social media nell'educazione, non solo come strumenti didattici, ma anche come mezzi per supportare e comunicare con gli studenti. Sandro sottolinea l'importanza di un approccio più flessibile e integrato: sostiene che l'insegnamento dovrebbe evolversi per adattarsi alle esigenze degli studenti di oggi, utilizzando la tecnologia per creare un ambiente di apprendimento più interattivo e inclusivo.

Sandro ha introdotto molte soluzioni innovative per rilanciare il sistema educativo italiano, specialmente nel contesto post-pandemico: è stato il creatore dell’hashtag virale #dilloalprof, utilizzato da migliaia di studenti per condividere i loro problemi e disagi durante la pandemia. Questa iniziativa gli ha permesso di costruire un legame più stretto con i suoi studenti e di offrire supporto in un momento difficile.
Sandro crede fermamente che l'educazione non debba limitarsi alle aule tradizionali, ma debba espandersi alle piattaforme digitali per raggiungere e ispirare le giovani menti. Utilizza TikTok e Instagram per creare contenuti educativi che siano allo stesso tempo informativi e divertenti, mantenendo alta l'attenzione degli studenti.

Ascolta la puntata oppure scegli di sentire le risposte alle domande che più ti interessano: 

Sandro, iniziamo questa chiacchierata chiedendoti come sei diventato un Prof, anzi un social Prof con 357mila follower su TikTok e 127mila su Instagram. Nel tuo percorso lavorativo sei stato anche marketing manager, prima di dedicarti all’insegnamento e diventare uno speaker radiofonico, scrittore e un content creator. Che cosa ti ha fatto cambiare direzione e come hai trovato la tua strada? Ascolta la risposta cliccando la domanda 1

Parlaci del tuo libro “Fiaccole, non vasi” edito da Rubettino, i cui diritti d’autore verranno devoluti a “Scuola Bottega”, il progetto benefico di lotta all’abbandono scolastico. Il testo si propone di individuare soluzioni utili al rilancio del nostro sistema educativo affinche’ i docenti vengano messi in condizioni di ispirare i propri allievi, il futuro del nostro Paese. Quali sono alcune delle soluzioni che proponi per superare le criticità dell’attuale modello didattico italiano e dell’abbandono scolastico? Ascolta la risposta cliccando la domanda 2

Ad oggi su Tiktok sei la star dei Prof con l’hashtag #dilloalprof, diventato anche un libro che, oltre ad essere un ritratto delle nuove generazioni, è anche un utile strumento per noi adulti per comprendere e ascoltare i ragazzi nel periodo adolescenziale. Durante il Covid sei stato il primo ad intercettare e a comunicare il disagio degli studenti creato dalla DAD. Come riuscivi ad aiutare i tuoi alunni tramite i social e quali metodi specifici hai trovato più efficaci in quel periodo per interagire e supportare gli studenti? E perché secondo te nelle scuole tanti insegnanti non riescono ad “ascoltare” i propri alunni? Ascolta la risposta cliccando la domanda 3

Il periodo della pandemia è stato molto difficile per la scuola, per i ragazzi ma anche per gli insegnanti. Eppure proprio attraverso la Dad sono state portate avanti alcune esperienze pilota innovative: finita la pandemia l'insegnamento è tornato a quello che era in precedenza o sono state recepite innovazioni e modelli differenti? Ascolta la risposta cliccando la domanda 4

Tu sei un insegnante di inglese, e le tue mini-lezioni di grammatica inglese, video-pillole di meno di sessanta secondi, hanno raggiunto i 10 milioni di visualizzazioni: secondo te come si riesce ad essere educativi anche sui social? Ascolta la risposta cliccando la domanda 5

Per quanto riguarda il tema “scuola e tecnologia”, come si riesce secondo te a rendere i social dei buoni alleati per gli studenti e portare la tecnologia dalla nostra parte? Puoi dare dei consigli e delle buone pratiche per poterli usare con intelligenza? Ascolta la risposta cliccando la domanda 6

La nostra Fondazione GB Mossetto è ora nelle scuole medie con un laboratorio didattico sull’orientamento lavorativo intitolato “Il lavoro che vorrei”, per potere incominciare ad ispirare i ragazzi sui lavori innovativi di oggi e aiutarli a scegliere percorsi scolastici in linea con le loro attitudini. Che consiglio vorresti dare agli educatori per potere aiutare i ragazzi ad esprimere i loro sentimenti, talenti e sogni? Ascolta la risposta cliccando la domanda 7

Guardando al futuro, quali sono i tuoi obiettivi sia come educatore sia come influencer? Ci sono nuovi progetti o iniziative che puoi anticiparci? Ascolta la risposta cliccando la domanda 8

Sandro, tu sei un social Prof, e quindi un innovatore. Dicci che cosa è per te l’innovazione in una parola. Ascolta la risposta cliccando la domanda 9

Tu sei innnovatore perché? Ascolta la risposta cliccando la domanda 10

 

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