Il nuovo Rettore del Politecnico di Torino, Stefano Corgnati, ha delineato nella nuova puntata podcast de "Il salotto dell'imprenditoria innovativa" una visione ambiziosa e chiara per il futuro dell’Ateneo: l’obiettivo di diventare una European University entro il 2030. Al centro di questa trasformazione ci sono tre pilastri fondamentali: internazionalizzazione, modernizzazione dell’offerta formativa e un più stretto legame con il mondo professionale.
Internazionalizzazione come sfida primaria
Uno degli obiettivi cardine del mandato di Corgnati è trasformare il Politecnico in una European University, proiettando l'Ateneo verso una dimensione internazionale più ampia. La visione del Rettore non riguarda solo l’espansione delle collaborazioni estere, ma una vera e propria evoluzione culturale. Questo richiede una revisione strategica delle attività di formazione che non si limitino ai corsi di laurea tradizionali, ma comprendano anche dottorati, master e programmi di formazione continua. L'internazionalizzazione è percepita non solo come una meta, ma come un percorso obbligato per garantire al Politecnico di rimanere competitivo e all'avanguardia nel panorama europeo.
Modernizzazione dell’offerta formativa
Per rispondere alle aspirazioni degli studenti e alle esigenze di un mondo del lavoro in continua evoluzione, l’offerta formativa dovrà essere ripensata. "Dobbiamo sempre di più collegare l’offerta formativa alla professione a cui aspiri", ha affermato Corgnati, indicando un nuovo paradigma educativo.
Non sarà più lo studente a cercare il corso adatto alle sue ambizioni, ma sarà l'università stessa a guidarlo nel percorso, partendo dai suoi sogni professionali.
L’idea è di modernizzare i corsi per renderli non solo più vicini alle esigenze del mercato, ma anche più accessibili e mirati, con un forte focus sull’innovazione.
L'importanza della lingua inglese
Altro punto centrale è l’erogazione del 100% dei corsi in lingua inglese, un passo importante per rendere l’Ateneo veramente internazionale. Questa trasformazione non esclude l’italiano, ma piuttosto prevede una presenza ibrida, dove ogni corso possa essere seguito anche in inglese. In questo modo, si intende creare un ambiente accademico dove si "respiri aria internazionale", facilitando lo scambio culturale e l’accesso di studenti stranieri.
Per ascoltare l'intervista completa clicca qui oppure ascolta la risposta alla domanda che più ti interessa:
- Qual è la tua visione strategica per l'evoluzione della didattica al Politecnico di Torino da qui al 2030? Quali sono le principali sfide e opportunità che vedi per l'Ateneo nel contesto dell'innovazione tecnologica e della sostenibilità? Ascolta la risposta cliccando domanda n 1
- Altre sfide e opportunità, sempre in modo molto generico, che vedi da qui ai prossimi anni? Ascolta la risposta cliccando domanda n 2
- Hai parlato di internazionalizzazione: da ex allievo ricordo che eravate incentrati su un’internazionalizzazione mirata sulla Cina. Il Politecnico di Milano invece aveva scelto direzioni più occidentali. Volevo capire se ad oggi si vuole continuare su questo tipo di strada. Ascolta la risposta cliccando domanda n 3
- Se l'eccellenza della formazione sarà il tema centrale del tuo mandato, come intendi assicurarti che il Politecnico di Torino continui a formare studenti di altissimo livello? Inoltre, quali strategie prevedi per valorizzare il nostro territorio in modo che questi talenti scelgano di rimanere qui dopo la laurea, contribuendo allo sviluppo economico e innovativo del nostro Paese? Ascolta la risposta cliccando domanda n 4
- Come vedi l'integrazione tra impresa, formazione e il mondo delle startup nel contesto del Politecnico di Torino? Quali iniziative intendi promuovere per creare un ecosistema in cui studenti e ricercatori possano sviluppare nuove idee imprenditoriali, supportati dalle competenze acquisite durante il percorso formativo e dalle collaborazioni con il tessuto industriale? Ascolta la risposta cliccando domanda n 5
- In un mondo in rapida evoluzione, caratterizzato da sfide globali come la sostenibilità e la digitalizzazione, come deve essere oggi un ingegnere? Quali competenze e valori ritieni fondamentali affinché i laureati del Politecnico di Torino possano non solo eccellere tecnicamente, ma anche contribuire positivamente alla società? A questo proposito ci puoi anticipare qualcosa sul nuovo corso universitario Scienza Nuova che sviluppa e discute progetti legati all’incontro fra STEM e umanesimo nel quadro della attuale rivoluzione tecnologica? Ascolta la risposta cliccando domanda n 6
- Quali possono essere gli incentivi per poter aumentare la percentuale femminile nel scegliere facoltà tecnologiche? Ascolta la risposta cliccando domanda n 7
- Come Rettore, quali saranno le tue priorità nel promuovere progetti di innovazione legati alla sostenibilità e alla transizione energetica e come pensa che il Politecnico possa contribuire a guidare queste trasformazioni a livello nazionale e internazionale? Su quali aspetti intendi concentrarti per garantire che l'Ateneo continui a crescere e a eccellere nel panorama dell'istruzione superiore e della ricerca? Ascolta la risposta cliccando domanda n 8
- Con la tua esperienza nel campo degli edifici ad alta prestazione energetica e a energia zero, quali progetti specifici immagini di implementare al Politecnico per rendere il campus un modello di sostenibilità? Ascolta la risposta cliccando domanda n 9
- Ci sono grandi aziende - come ad esempio Google per citarne una - che si stanno muovendo per creare direttamente degli executive program per gli studenti appena usciti dalle superiori: entrano già in azienda e vengono già indottrinati verso quello che potrebbe essere il mondo di lavoro per diventare poi dipendenti e bypassare quello che può essere tutto il percorso formativo universitario. Secondo te come può il Politecnico (e la didattica universitaria di oggi e del domani) cercare di far sì che questo step importante nella formazione dell'essere umano possa rimanere ancora fondamentale? Ascolta la risposta cliccando domanda n 10
- Tu sei un innovatore perché? Ascolta la risposta cliccando domanda n 11
- L’innovazione in una parola. Ascolta la risposta cliccando domanda n 12